Offerta speciale

Posted on 01/01/2022 in viaggi

Durante una lunga vacanza in Irlanda - quella dove mi dissero che rischiavo di farmi sparare - mi trovo a passare dalla bella città di Dublino, dove le ragazze sono così carine. Gira e rigira, per vie larghe e strette (cit.), ti incoccio un piccolo negozietto di libri con in vetrina una familiare sagoma vulcaniana. Sicché entro, e...

"Le serve qualcosa, sir?"

"U-u-un nuovo pa-paio di mutan- volevo dire, quello scaffale cos'è?!?"

"Oh, quelli sono libri di Star Trek, The Original Series, sir. Star Trek è -"

"Sì, sì. Ho presente. Non si preoccupi, sbavo sempre così la mattina. QUANTO?"

"Be', dipende. Paga in contanti o con carta di credito? E dispone di sconti?"

"Ho un rene seminuov... scusi? In che senso, se dispongo di sconti?"

Insomma, non ci crederete (io non ci potevo credere) viene fuori che quella settimana per chi acquistava più di un tot volumi, e/o con carta di credito, e/o con tessera di un club ufficiale, eccetera - c'erano un sacco di sconti... e si potevano cumulare.

Non c'è un'offerta speciale sullo scaffale, che quindi decido di lasciare lì.

Compro lesto e senza prestare attenzione uno zainetto ad hoc dal negozio più vicino, sbagliando le misure; e siccome mancano poche ore all'imbarco, mi ingegno di farci stare una trentina di volumetti pocket dentro, sforzando appena appena le cuciture e trovando una prova materiale del paradosso di Banach-Tarski.

E così, con questo zainetto marrone di forma vagamente parallelepipeda e densità paragonabile a quella del tungsteno, mi presento felice all'aeroporto di Baile Atha Cliath.

Ora, in Inghilterra avevo sentito varie barzellette sugli irlandesi, che colà rivestono il ruolo che nel Belpaese è riservato ai Carabinieri. Inoltre, per varie vicissitudini, ero arrivato in Irlanda facendo tappa a Parigi e poi a Londra, e ad OGNI, singolo, MALEDETTO sbarco, il tizio scelto "a caso" dalla sicurezza per le perquisizioni approfondite ero stato sempre e solo IO.

Sicché, quanto va a succedere me lo sarei potuto e dovuto immaginare. Non l'ho fatto. Primo errore.

Esce lo zaino di carta compressa dal metal detector, che avrà visto un volume perfettamente omogeneo e radiotrasparente, la cosa più innocua di questo mondo e perciò sospettissima. "Cosa ha nello zaino, sir?" s'informa l'addetto alla sicurezza.

Secondo e più grave errore: nel sentire la domanda, mi figuro il tizio che apre lo zaino. Una esplosione di fanfic apocalittica, rimettere tutto nello zaino proibito dalle leggi della termodinamica (primo enunciato di Zymurgy sulla dinamica dei sistemi in evoluzione). Sta a vedere che perdo l'aereo, o mi arrestano, o - peggio di tutto - devo lasciare qui qualche libro. Negli occhi mi appare il terrore.

Rispondo "Libri", ma è tardi: il bravo soldato Schwejk infatti ha percepito il lampo di panico e ha fiutato il sangue.

"Apra lo zaino, per favore, sir."

"E' necessario? Sono libri aggiustati con molta attenzione e -" (Obiezione stupida, perché tradotto in pulese suona: "Fuochino fuochino fuooooocoooo!")

"Apra. Lo. Zaino. Sir."

Apro lo zaino. Certo ormai di trovarci dentro del bòno, l'infame aspirante Javert comincia a estrarre titoli, interpretando la mia disperazione crescente come sintomo certo che si stava appropinquando all'Eldorado e alla promozione a sergente per meriti sul campo, avendo sgominato come minimo un contrabbando di droga, armi, uranio, valuta pregiata e droga.

Quando si accorge che lo zaino è rimasto desolatamente vuoto, circondato da uno sterminio di libri tre volte il suo volume, lo rigira pure due o tre volte, non ci vuole credere. La mia disperazione, arrivata al massimo, sta ormai calando; adesso, sto trasmettendo "Acqua, acqua, acqua" sulla frequenza della Garda Síochána (e mi verrebbe una rima, ma dice non si può (cit.))

Esamina meglio i libri, ne sfoglia uno a caso, sperando in un miracolo, forse che aprendoli escano fuori bustine di cocaina, non lo so.

Poi, prima di arrendersi, legge le copertine: magari contengono un messaggio cifrato di una cellula spionistica.

Star Trek: Confrontation.

Star Trek: Corona.

Star Trek: Death Count.

Star Trek: The Patrian Transgression.

Star Trek: The Three-Minute Universe.

Star Trek: Deep Domain.

Al quindicesimo titolo, un sospetto si fa strada nel sagace tutore della legge.

Mi fissa con aria saputa.

"Are you a Star Trek fan?"


Contrariamente a quanto potreste aspettarvi, la storia non si conclude con me arrestato per aggressione e tentativo di azzannare alla gola un valido appartenente alla Garda Síochána mentre ululavo gridi di guerra Klingon: molto meno spettacolarmente, ridotto alla depressione più nera, raccolsi tutti i libri, riuscii a infilarne due terzi nello zaino violentato, un'altra mezza dozzina me li infilai nelle tasche, sottobraccio e nei pantaloni, e mi imbarcai con gli ultimi due o tre stretti in mano.