Incidenti

Posted on 17/09/2022 in amarcord

Questa storia avrei davvero preferito non renderla pubblica, ma ho perso una scommessa e le scommesse si pagano.

Non aspettatevi che i particolari minori siano veritieri perché non lo sono (tranne, ahimé, il finale).

Tutto comincia con questo conoscente al cui nipote si fiamma il portatile. Succede. Ma siccome con i miei vari giri mi capita spesso di poter mettere le mani su hardware interessante, mi offro di fare da tramite e recuperare un "muletto" usato. E siccome il ragazzo ha dei numeri, istruisco il mio fornitore affinché cerchi un laptop di un certo livello.

Il fido Bing trova in "magazzino" un laptop Core i7, 17", doppio hard disk - il che è utile perché così, nell'ipotesi che il disco del vecchio laptop ancora funzioni, può infilarlo nel secondo slot e accedere pari pari. Ha un annetto di vissuto, ma ha passato parecchio tempo su uno scaffale a prendere polvere, sicché coopto un minion per aprirlo, smontarlo, soffiarlo bene col compressore, verificare pasta e dissipatori e rimontare tutto ammodino.

(Ah, uhm, la congiunzione astrale celtica e magica che ha consentito al fido Bing di mettere le mani sul coso ("Il prezzo? Un affarone!" - cit.) è purtroppo assai rara, sicché non domandate, non posso garantire che si ripeta).

Nel mentre che aspetto l'arrivo della licenza Windows originale (perché noi non si frigge mica con l'acqua - sebbene la licenza possa essere forse intestata a una multinazionale compiacente, voi capite), con l'assistente Zak facciamo tutti i debiti collaudi, ci facciamo venire alcune idee buone (mettere 16GB di RAM e una SSD sul pupo) e alcune meno buone (cioè, di per sé non ci sarebbe stato nulla di male a sostituire il lettore DVD con un masterizzatore BluRay; se non fosse che devo aver serrato male la vite di ritegno, e in seguito suppongo a un minimo urto, il lettore non si chiuderà più finché un solerte artigiano non l'avrà allentata, estratto il caddy e risistemato nel modo giusto).

Arrivo addirittura a fare un tutorial video su come inserire il secondo hard disk nel suo slot; "Alla grazia di Aranzulla!" chiosa sarcastico il cinico Zak, ma gli replico che, oggigiorno, è più facile mettere un Kalashnikov in mano a un ragazzo che un cacciavite, e diffondere la nerditudine è un dovere sacro.

In ritardo di appena una settimana, arriva l'agognata licenza, e completiamo assemblaggio e installazione; dopo di che, laptop, alimentatore e cavetteria vengono imballati nel pluriball come si conviene, e collocati in un apposito scatolo di cartone di qualità, che provvedo a sigillare col nastro adesivo.

E adesso, quando è troppo tardi, mi viene in mente un dettaglio.

"Zak," dico, "lo zio del pargolo nel crash del laptop ha forse perso gli affetti più cari: una intera biblioteca di Calibre." "Angeli e ministri di grazia, difendeteci!" esclama sconvolto, membro com'è anche lui della setta profana degli adoratori della parola scritta. "Vero? E dunque, ramazza una chiavetta USB purchessia, e sbattici sopra una decina di giga di ebook a casaccio: chiaro che non sarà mai la stessa cosa, ma almeno verrà in parte espiato il sacrilegio."

Però, come si inserisce ora la chiavetta nella scatola già chiusa?

"La riapriamo" fa l'improvvido, brutale, ma tuttavia inutile Zak. "E dài, su! Riaprirla? Dov'è la grazia, l'eleganza, l'ingegno? Guarda piuttosto cosa facciamo," dico, e con una mossa alla Goemon faccio tre tagli a "C" con il cutter nella scatola, aprendovi una finestrella rettangolare in cui inserisco la chiavetta. Poi, chiudo la finestrella, prendo un pezzo di nastro adesivo e la sigillo. "Voilà!" esclamo, facendo roteare il cutter e infilandolo nella fondina a mo' di Tex Willer. "La lama più veloce del West! Allora si fa come si disse: domattina chiami il corriere e prenoti il ritiro in ditta."

Rimiro la scatola nella sua perfezione parallelepipeda. "Un'altra missione brillantemente riuscita!", commento soddisfatto.


Passano tre o quattro giorni.


"Allora, come va il laptop?"

"Eh, be'... andare va, e... il vecchio disco lo legge, ma..."

"...Ma? Percepisco una certa esitazione."

"...ho paura che l'alimentatore sia guasto, non carica bene, e..."

"Cosa?!? Lo abbiamo provato e collaudato, non c'è versi che non funzioni!"

"Eh, eppure... non so neanche se sia sicuro utilizzarlo..."

"Come sarebbe, 'se sia sicuro'? Cos'avrebbe di non sicuro?"

"Be', Leo... che ti devo dire... se non fosse impossibile..."

"...sì?"

"...giurerei che qualcuno gli avesse mezzo tagliato il cavo con una lama di cutter."