Mestieri

Posted on 01/01/2022 in amarcord

Bagno "Delle Nazioni", costa toscana, una estate di parecchio tempo fa.

Torno tranquillo verso casa col windsurf sottobraccio (per dare l'idea di quanto tempo fa fosse: era un Mistral M1), e in quella, ti sento da dietro le cabine una voce bisbetica che imperversa.

"Me la ricordo, me la ricordo! Ecco come te la ricordi! Ora come ci torniamo a casa!"

"Ooooh, Maria, e... e... era questa la combinazione..."

"Era questa, era questa, intanto è mezz'ora che siamo qui e bla bla sbroc sbroc!"

Giro l'angolo e ti trovo un povirazzo sulla sessantina chino, triste e angustiato, con una Erinni coetanea che lo sovrastava lì accanto, e 'sto povr'om si lambiccava su una bicicletta chiusa da un lucchetto a combinazione di quelli cinesi a tre dischi.

Cioè dico, lasciala aperta che è uguale e tu duri meno fatica. O mettici un lucchetto serio. Ma quello era un posto tranquillo (l'unico che rubava bici - dopo tanti anni posso dirlo - era il biciclettaio, o almeno: giuro su Wotan che una notte con certi amici lo vedemmo alla guida d'un Apino con dietro una tela cerata e un paio di tronchesi magnum), e il locale bazar vendeva pressoché solo quelle "catene" lì.

(Oggi vende quelle e un altro modello che si apre con una chiavetta della Simmenthal; la sicurezza è garantita dal fatto che la Simmenthal non produce più chiavette, perché se no...)

Comunque, in ossequio alla Prima Legge, poso il windsurf. "Mi scusino: posso essere d'aiuto?"

"Grazie, giovanotto, ma vede, la bici è allucchettata, dovremo chiamare qualcuno per tagliare la catena."

"Per carità, signora, non è necessario. Mi lasci provare."

Ora liberi di non crederci, ma quegli schifi di metallaccio una persona competente ed esperta li apre in tre secondi contati. Io ce ne misi cinque.

"Ecco. La combinazione è 1-4-7, magari se la segni per la prossima volta. Una buona giornata a lei e suo marito."

Riacchiappo il windsurf e faccio per proseguire.

"Ma... ma è un miracolo! Grazie, grazie, giovanotto, ma... ma come ha fatto?!?"

"Oh, non è stato nulla, signora, si figuri; è il mio lavoro."

La signora mi fissa perplessa.

"Ah... è un fabbro?"

"Per carità, signora, no," sorrido allontanandomi. "Sono un ladro."