Priorità

Posted on 01/01/2022 in idee brillanti

Credo fosse a metà degli anni Novanta1, c'era l'euro da cinque minuti ed ero un giovane che lavorava da pòo, ed ero a sciare in un posto sperduto in Svizzera dove parlavano francese. Non ricordo più come, conobbi un tizio che aveva un negozietto ad Ayent, Philippe Savi (pron. filìpsavì) si chiamava, che si stava facendo il sito Web.

(Stendo un sudario pietoso su cosa significasse "un sito Web" a quell'epoca. Credo ci fosse ancora il (gasp!) MARQUEE).

Insomma, a tempo perso e in pochi giorni gli sistemai il sito in questione; nulla di che, ma lui insistette per pagarmi, e io insistetti per non farlo pagare - al di là dell'occasionale cena offerta.

Mentre si discuteva mi venne un'idea demenziale, per cui il mio commercialista dell'epoca me ne disse di tutti i colori, e che finì anche per costarmi qualche cosa (oltre al farmi presumibilmente attenzionare dalla Finanza). Concordai infatti il pagamento di una somma simbolica e dedicazionale (cit.), tipo un euro, a patto però che la ricevuta potessi intestarla non a lui, bensì ai suoi genitori - entrambi i genitori, nella loro residenza della vicina Lavernaz (Siòn, Schwuizzerland).

La cosa comprensibilmente lo insospettì non poco, ma alla fine decise di "vedere" il mio bluff -- ed io gli feci la famosa ricevuta, con firma dei suoi.

Suppongo che si sia sempre domandato quale oscuro motivo potessi avere, per quel pagamento così strano; cosa avesse di vantaggioso, per me. Chi sa, magari temette d'essere coinvolto in qualche truffa internazionale.

Non gli dissi, allora (né mai -- perché non ne ho più saputo nulla) che con quella ricevuta avrei potuto affermare veridicamente, e addirittura dimostrare, di avere lavorato per "i Savi anziani di Siòn".



  1. ricordo male (non c'era l'euro). Deve essere successo nel 2001.