SPID

Posted on 01/01/2022 in rant

Dicono alcuni sconsigliati - uno per tutti, Diego Fusaro - che il Green Pass è in realtà il primo passo per abituarci a uno Stato occhiuto che sorveglierà tutti i nostri minimi atti e movimenti. La gente si arrende al Green Pass per evitare lo scomodo del tampone ogni due giorni e sbroc sbroc, cede al ricatto e lo Stato la traccia.

Nello specifico è una colossale fesseria, ovviamente, ma il principio generale, il concetto, ha un certo valore.

Però, dico, ci svegliamo oggi?

Per esempio: come ogni trimestre, devo pagare i contributi per quel monumento di pazienza e santità che da vari anni mi fa i mestieri di casa.

Mi reco pertanto sul sito (o syto) dell'INPS (a proposito: il webmaster)

Tralascio di narrare il mio vagare fra link che sembrano progettati da Cingar (la "mala guida viarum" di Teofilo Folengo), culminante in una pagina dove genialmente si domanda se pagare per "un" rapporto di lavoro, o per "uno o più" rapporti di lavoro (la risposta giusta è la seconda).

Mi devo autenticare, e per far ciò devo cliccare su "Accedi con PIN". Sì, anche se non ho il PIN. In questo modo posso scegliere se usare CIE, CNS o SPID (ma non il PIN).

Scelgo SPID, perché l'app per la CIE non funziona (legge la CIE quando si tratta di registrarla, ma non la sa più leggere quando si tratta di usarla. Direi che fosse una cosa ridicola, se non pagassi l'acqua dal Barbagli - cosa c'entra, dite? Voi provate).

Comunque. Inserisco utente e password per lo SPID, e mi viene chiesto il codice OTP, che fornisco.

A questo punto INPS si rende conto che sono X mesi che non ho verificato il mio cellulare e la mia mail (pagando i contributi trimestralmente, questo succede, esattamente, una volta sì e una no), e invia un codice all'uno e uno all'altra, senza i quali non posso andare avanti, perché "Per favore verifica i dati di contatto" non è una richiesta "per favore", come sembra in italiano; no no, è un ORDINE.

Attendo quindi che il cellulare capti l'SMS nonostante sia in quarantena Covid in culo ai lupi, quindi controllo l'email, inserisco i due codici e posso proseguire. Dice, e se avevi solo lo SPID sul tablet e non il telefonino? Eeeeh, spiaze.

Arrivo pertanto alla maschera del pagamento, dove mi si chiede se pagare con carta di credito (funziona solo la American Express Centurion rilasciata dalla Banca del Wakanda, ma per saperlo occorre inserire tutte le proprie carte di credito e sentirsi dire "No, spiacenti") oppure tramite banca (funziona solo Unicredit e poco altro), o finalmente tramite bollettino CCBILL o PagoPA.

Seleziono PagoPA, pensando di utilizzare la app "IO" (che in realtà ha un nome leggermente più lungo, ma non si può dire).

Accedo dunque alla app IO, che immediatamente si rende conto che non mi vede da un po', desidero dunque ri-autenticarmi con SPID? Se no posso anche chiudere la app e farmi una girata, eh: a scelta!

Vada per lo SPID. Utente, password, altro giro di OTP.

Conferma per l'utilizzo dei dati sensibili. Accetto notifica.

Dopo un lungo macinìo, App.IO arriva finalmente al menu, scelgo "Pay Notice" (perché è in inglese?), inquadro il QR Code dell'INPS. Domanda: voglio pagare? Giusta richiesta: magari potrei aver generato il QR Code così, a buffo, per vedere l'effetto che faceva. No no, io voglio proprio pagare. Conferma. Inserire il CVV della carta di credito registrata.

Vado a inserire il CVV. Cifra superiore al limite di sicurezza: richiesta autorizzazione sul dispositivo di riserva con autenticazione biometrica. Questo me lo sono voluto io, confesso. Autenticazione positiva, conferma autorizzazione al lancio dei missili nucleari.

(Scherzo. Per lanciare i missili nucleari, mica ci vuole tutto 'sto casino).

Pagamento effettuato.

Ora, ecco: se venisse un tizio con la barbetta a punta e un vago sentore di zolfo, a dirmi che posso risparmiarmi tutto questo fuoco incrociato di conferme e biometrìe E ALTRE BOIATE SEMPLICEMENTE AVVITANDOMI UN GPS NEL CU-

(profondo respiro)

(profondo respiro)

Scusate.

...innestandomi un microchip da qualche parte, firmerei subito col sangue, e tanti saluti al tracciamento. Non c'è e non c'è mai stato alcun bisogno di inventarsi Green Pass: l'ordinaria amministrazione del burosauro italiano è già largamente sufficiente, e avanza pure due lire di resto.